Equipe PON Inclusione/Reddito di Cittadinanza

Come nasce il PON Inclusione

Con la Strategia Europa 2020 l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di ridurre entro dieci anni il numero delle persone in condizione o a rischio povertà ed esclusione sociale. L’Italia nei Piani nazionali di riforma si è assunta l’impegno di contribuire a questo obiettivo. Il PON Inclusione, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, assume in questo contesto un ruolo cruciale.

 

 

Attuazione della misura RDC

 

Il Programma è rivolto in maniera particolare agli Ambiti territoriali, piani di zona, aggregazioni di Comuni responsabili della programmazione dei servizi sociali ed ha l’obiettivo di creare un modello di welfare basato sull’inclusione attiva, rafforzando i servizi territoriali e il loro ruolo nei confronti dei cittadini beneficiari delle misure di sostegno al reddito.

Gli interventi, coerenti con gli indirizzi nazionali fissati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali d’intesa con le Regioni, vengono finanziati su tutto il territorio nazionale in funzione del contesto socio-economico e dei fabbisogni locali.

 Riguardano in particolare:

→ azioni di sistema, quali il rafforzamento dei servizi di presa in carico e lo sviluppo di una rete integrata di interventi che coinvolga altre agenzie pubbliche ed enti no profit del territorio;

→ misure rivolte ai componenti dei nuclei familiari beneficiari delle misure nazionali di sostegno al reddito(rdc), quali la formazione, i tirocini, le borse lavoro, le misure di accompagnamento sociale.

 

I soggetti coinvolti:

Beneficiari → Comuni e Ambiti territoriali (le aggregazioni di Comuni responsabili della programmazione dei servizi sociali).

Destinatari finali → persone e famiglie fragili che ricevono misure di sostegno al reddito, destinatari del progetto di attivazione lavorativa e di presa in carico da parte dei servizi sociali.

Altri soggetti→ organismi del terzo settore e/o enti privati che operano nel settore delle politiche sociali. I Comuni e gli Ambiti territoriali che ricevono il sostegno finanziario per attuare gli interventi previsti dal Programma possono acquisire eventuali servizi e/o professionalità attraverso organismi del terzo settore e/o enti privati che operano nel settore delle politiche sociali.

 

 

 

Modelli di intervento per le fasce più deboli

Il PON sostiene e favorisce la promozione dell’innovazione sociale e la complementarietà tra risorse pubbliche e private. L’obiettivo è la definizione di modelli di intervento efficaci rivolti alle fasce più deboli e alle persone a rischio di esclusione attraverso i seguenti interventi.

  • potenziare la rete dei servizi per le persone senza dimora nelle aree urbane
  • definire e sperimentare modelli per l’integrazione di persone a rischio di esclusione sociale (migranti, vittime di tratta o violenza, popolazione Rom, minori stranieri non accompagnati, detenuti ed ex detenuti, ecc.)
  • promuovere attività economiche in campo sociale.

 

 

OBBIETTIVI DEL PON

→ Riduzione della povertà e dell’esclusione sociale

→ Promozione dell’innovazione sociale

 Attraverso il PON si intende in particolare rafforzare i percorsi di attivazione e le reti per la presa in carico delle famiglie e delle persone fragili. Il risultato che ci si aspetta è favorire la creazione della infrastruttura sociale necessaria al cambio di paradigma rispetto alle misure assistenziali, che si rifletta in una migliore qualità dei servizi sociali in Italia e in una maggiore efficacia delle misure di contrasto alla povertà.

Passaggi chiave

Introdurre una misura di reddito minimo garantito basata sul principio di inclusione attiva individuare modelli appropriati di intervento per le fasce più deboli condividere promuovere, attraverso azioni di sistema e progetti pilota, modelli innovativi di intervento sociale → ripensare il modello organizzativo dei servizi, garantendo adeguate professionalità e rafforzando la capacità di operare in rete con altri soggetti pubblici, privati e del terzo settore per garantire una presa in carico integrata e multidimensionale delle persone in condizione di bisogno costruire l’infrastruttura organizzativa e sociale necessaria a gestire le nuove politiche attive di contrasto alla povertà favorire il percorso di definizione dei livelli essenziali di alcune prestazioni sociali → costruire un nuovo modello di welfare.

Per garantire la mission il Piano di Zona di Mantova si è dotato al suo interno di un Equipe Multidisciplinarededicata formata da Assistenti Sociali Psicologi e Educatori Professionali in grado di prendere in carico il nucleo del beneficiario accompagnandolo nel percorso di inclusione socio lavorativa di prevenzione della dispersione scolastica e nel superamento della condizione di bisogno promuovendosi come rete integrata capace di aprire percorsi di autonomia tra le agenzie di welfare del territorio ed i servizi offerti.

 

 

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE PON

 La logica dell’intervento del EQUIPE MULTIDISCIPLINARE PON può essere così sintetizzata:

Fonte immagine: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali_https://www.lavoro.gov.it